La storia (a metà) di WipEout, simbolo della generazione PlayStation nonché dello stesso design anni '90

 

Un nome, una garanzia di emozioni: WipEout!

La serie di "WipEout" ha sempre avuto uno stile unico, un prodotto targato Psygnosis che sebbene riprese le ovvie ispirazioni da F-Zero, seppe poi dare una formula tutta sua sin dal primo storico (sebbene ancora grezzo) capitolo. Il primo episodio, diffuso su Sony PlayStation, Sega Saturn e MS-DOS nel 1995, causò un vero e proprio terremoto mediatico nel mondo dei videogames...


Il primo WipEout era però un titolo per molti aspetti riuscito solo a metà, nonostante le indubbie qualità anche extra-videoludiche: il design Cyberpunk (e WipEout enfatizzava alla grande il suddetto termine) era sì notevole per l'epoca, ma si capiva anche solo sbirciando una qualsiasi schermata di gioco che si sarebbe potuto fare di più, e la stessa cosa valeva per la guidabilità, assolutamente punitiva, dei mezzi a nostra disposizione: bastava anche solo sfiorare uno dei muretti a bordo pista, e la nostra navicella si bloccava quasi del tutto. Frustrante! Frustrante ma appetibile, precisiamo. Nacquero così la storica scuderia giapponese AG Systems, con la sua accellerazione fulminea, il colosso statunitense Auricom col suo bilanciamento quasi maniacale, il bullo russo Qirex che in questa sede è il classico missile assolutamente ingovernabile (velocità al top, scarsa accelerazione e pessima manovrabilità) e soprattutto la manovrabilissima Feisar, scuderia europea tanto lenta quanto affidabile che rappresenta da sempre il simbolo della serie. I mezzi condividono tutti lo stesso design, caratteristica che verrà poi ripresa per logica moltissimi anni dopo in "WipEout 2048". Insomma, una formula sì appetibile, ma che andava perfezionata.

E questa fu appunto perfezionata in "WipEout 2097" ("WipEout XL" in Giappone) con tanto di team ora differenziati esteticamente (con lo storco design biforcuto e viola scuro di Qirex, ora non più così incontrollabile, e l'arrivo dello storico team Piranha qui in veste di prototipo segreto), per poi essere addirittura resa allo stato dell'arte nell'edizione speciale di "Wip3out: Special Edition", versione riveduta e corretta del terzo capitolo, la cui versione originale era purtroppo afflitta da numerosi bag, poi ovviamente corretti aggiungendo i rifacimenti di alcune piste dei due precedenti capitoli (da qui l'edizione speciale, appunto). Parliamo della serie che più di ogni altra definì la generazione PlayStation (ebbene sì, anche più di Crash Bandicoot), grazie anche ad una colonna sonora da paura (The Chemical Brothers, The Prodigy, DJ Sasha, Propellerheads e molti altri) e uno stile grafico veramente fuori ogni logica allora immaginabile, frutto del sapiente lavoro dei The Designers Republic.

Ecco una chicca: il backup dell'allora sito ufficiale di Wip3out! Purtroppo molte sezioni richiedono Flash Player, plug-in non più in uso da anni, e quindi si vedono parzialmente, però il grosso c'è tutto, con lo stile minimal techno di WipEout che ha ormai fatto scuola.

Link al backup del sito di Wip3out

Wip3out ci presentò un track design perfetto (con che quello di 2097/XL fosse da meno), dei nuovi team (Goteki 45, Assegai e Icaras) e velocità assassina: il tutto condito da uno stile grafico straniante e strafico!

 

👾 ANNI 2.000, NUOVA PLAYSTATION: WIPEOUT E' FUSO! 👾

A partire dalla seconda PlayStation cotanta magnificenza cadde a pezzi: lo smembramento di Psygnosis, da quel punto in poi divenuta Studio Liverpool, seguì anche l'abbandono di Designers Republic senza chiari motivi a favore di Good Technology, la quale donò a "WipEout Fusion" uno stile fumettoso tanto particolare quanto fuori luogo, così come fuori luogo era lo stile di guida, tanto lontano dalla tecnica perfezione aerodinamica percepibile nei titoli facenti parte della line-up della precedente PlayStation.

Fonte: Mobygames

La catastrofe fu avvertita perché, nonostante le recensioni positive, il pubblico si lamentò totalmente di Fusion: la resa fisica disastrosa dei mezzi lo rese simile più che mai a F-Zero, cancellando del tutto la personalità del vero WipEout. Insomma, il pubblico insorse e Studio Liverpool accusò il colpo.

A onor del vero, Fusion preservava delle buone idee: il look fumettoso era strambo sulle prime ma donava al gioco in azione un look quasi da fumetto Marvel, le piste erano piene di dettagli davvero piacevoli agli occhi, ma il tutto finisce qui

Fra le cose a metà, ci sarebbe da dire che la presenza dei doppi piloti era sì avvincente ma mal sfruttata (dopo che si otteneva il ben più potente primo pilota, il secondo diveniva praticaente inutile), la modalità Zona era avvincente sulla carta ma totalmente acerba, la possibilità di correre tutte le piste in tre diverse varianti con tanto di versioni reverse era un'idea ganza ma rovinata dal design "a ca**o" delle stesse e dalla fisica di gioco a tratti davvero scadente, le navicelle upgradabili sono cool nel concetto ma tendevano ad assomigliare, una volta raggiunto il massimo potenziamento, a delle (realmente) orripilanti corazze antigravitazionali...il consiglio è di mantenere il potenziamento appena sotto la soglia  massimo, così da preservare il look originale dei team.

Vi era anche però un mare di aspetti totalmente discutibili, a cominciare dalla fisica completamente a caso, per poi proseguire con una manovrabilità in stile F-Zero ma in versione peggiorata, un uso degli aerofreni (vera caratteristica della manovrabilità dei primi tre capitoli) assolutamente inutile se non deleterio, una difficoltà di gioco spesso un po' troppo facilona, la presenza di alcune armi e team completamente inutili, fra cui Van-Uber e G-Tech...ecco parliamone, manca Ag Systems.

No Ag Systems, no WipEout: è semplice. La scuderia simbolo assieme a Feisar della serie antigravitazionale Made In UK venne rimpiazzata (nella storia di gioco, s'intende) dall'inutile team G-Tech, un carrozzone dalla manovrabilità e dall'accelerazione del tutto inesistenti. I nuovi team sono poi Van-Uber, esteticamente singolare ma sin troppo fragile e quindi totalmente inutile in un campionato serio, il mastodontico torpedo russo Tigron che qui sostituisce la defezionaria squadra Qirex (ecco, un altro pezzo storico sostituito), il sovrapotenziato team cybertecnologico Eg-r e il...il coso Xios, una navicella assolutamente orribile esteticamente ma funzionale.

Ecco il backup del sito originale di WipEout Fusion, con tanto di wallpaper recuperati!

Link al backup del sito di WipEout Fusion


👾 DAL RECUPERO DELLA PUREZZA FINO AL NULLA ODIERNO  👾

Il colpo fu acccusato, si diceva.

E infatti spettò a "Wipeout Pure", nel 2005, il compito di rappresentare addirittura il titolo di lancio dell'allora nuova di zecca PlayStation Portable, in gergo nota come PSP: un richiamo alla purezza che era già dal titolo rappresentò un disperato richiamo alle armi di tutti i delusi che di tanto in tanto ancora rispolveravano i cari dischi (e sono validi ancora oggi) delle preziose versioni rilasciate sulla prima PlayStation.


Pure però era un ritorno alle origini in tutti i sensi, dato ch'era anch'esso riuscito a metà proprio come il primo capitolo pubblicato dieci anni prima...

Il look era sì futuristico ma stereotipato, la manovrabilità invece osava con uno stile sì aerodinamico ma fin troppo 'galleggiante' che diversamente non sparei spiegare...non so come, ma guidare in Pure mi ha sempre dato la medesima sensazione di far girare un gommone per aria, dato che il modello è quello! Arrivano nuovi team quali Triakis e Harimau, Tigron e Van-Uber ci riprovano esattamente come ci prova Pure nel ridare smalto alla serie, non ha dalle sue troppe colpe, ma sebbene se preso di per sé non risulti poi così malvagio e rappresenta comunque uno straordinario titolo di lancio, poi leggi il nome WipEout in copertina e ti scende la lacrimuccia della delusione. Eh no, non ce la fece...

All'epoca tutti gridarono al miracolo, ma oggi è invecchiato non benissimo. La manovrabilità dei mezzi appunto, mal si sposa con il design di moltissimi tracciati, e soprattutto rigiocandolo oggi è una cosa che si nota e fa male. Non intendiamoci, è un titolo divertente, ma è un WipEout riuscito al 50%. Figa l'idea dei pacchetti scaricabili gratuitamente dal sito ufficiale, purtroppo mai più recuperato a differenza dei due casi precedenti. 

Seguì due anni dopo "WipEout Pulse", spinto dalle ottime vendite e consensi in merito al capitolo che lo precedette di poco, ma peggiorò totalmente le cose.


Lo stile grafico basato sull'elettricità nasceva già vecchio e di conseguenza donava al titolo un concetto estetico antiquato, un difetto imperdonabile quando si parla di WipEout! Pulse provava di suo a lanciare una buona modalità Sfida, un concetto di Punti Fedeltà che ci permetteva di sbloccare skin alternative per i team più utilizzati e qualcosina di poco conto. Il track design è molto meno ispirato di quello di Pure, segno di una certa fretta di voler battere il ferro finché era caldo, ma soprattutto la manovrabilità ora rende completamente inutile l'uso degli aerofreni, i quali spesso e volentieri servono solo a farti sbattere con prepotenza contro un lato della pista!

Compare l'inutile schivata laterale, così come i nuovi team Eg-X (fusione dei team Eg-r e Xios di Fusion) e Mirage, una delle cose più brutte che il colore verde abbia mai partorito sin dalla sua esistenza. Anche qui pacchetti scaricabili, ma stavolta a pagamento...e sito ufficiale inevitabilmente perso.

Pulse fu anche convertito in maniera disastrosa su PlayStation 2...una (con)versione assolutamente da evitare, soprattutto se non volete danneggiare la vostra Memory Card (ebbene sì, il gioco lo fa di dafult creando assieme al salvataggio un qualche sano kb di dati danneggiati che resteranno lì per sempre). A esso seguì il remake per PlayStaton 3 "WipEout HD" con tanto di espansione Fury, il quale altro non era che un mix dei contenuti dei due capitoli rilasciati su PSP, l'avveniristico "Wipeout 2048" su PS Vita (il che è tutto dire...la console più sfigata e sottovalutata di casa Sony) e...nulla, poi praticamente Sony decise di far chiudere definitivamente baracca e burattini ai ragazzi di Studio Liverpool!

2048 era interessante nel concept, rappresentando in pratica un pre-WipEout, nel senso del primo storico capitolo del 1995, ma il concetto stesso fu sviluppato approssimativamente (forse a causa delle tensioni con una Sony sempre più desiderosa di chiudere gli ormai non più remunerativi Studio Liverpool?) e il titolo era tutto tranne che meraviglioso...un vero peccato, considerando che si tratta dell'ultimo vero e proprio capitolo di WipEout a conti fatti.

Già, perché poco dopo succedette la raccolta "WipEout Omega Collection", dopo anni di richieste di un gioco a tema WipEput su PS4, affidato a un team estraneo ovviamente agli ormai disciolti Studio Liverpool ma che pare aver fatto comunque un lavoro dignitoso, e dico "pare" perché non ho mai posseduto una PlayStation 4...fatto sta che Omega Collection altro non è che l'ennesima raccolta, remake del remake di HD/Fury ch'era a sua volta un remake (!!) dei due non eccezionali capitoli (soprattutto per quanto concerne il design delle piste) per PSP, solo che a questo giro c'hanno incluso pure 2048 con tanto di modalità dedicate. Insomma, nonostante l'operazione si sia rivelata di successo, le recensioni e soprattutto le gioie in merito alla cosa non siano affatte mancate, tutti praticamente si sono da lì in poi chiesti la medesima cosa...

"...a quando un nuovo, VERO WipEout e non l'ennesima raccolta del piffero?"

Sony rilascia vane speranze, ci comunica che in futuro la serie potrebbe risorgere ma per ora le priorità del pubblico sono altre (...certo, così milioni di feedback in positivo sarebbero un nulla di fatto, ora?)...PlayStation significa WipEout, semplice. Il pubblico Sony ha bisogno di WipEout, una serie iconica che ha di suo sempre rappresentato e portato avanti eel tempo lo spirito di una generazione tutta anni '90. Non è nostalgia, bensì un dato di fatto. E questa volta serve un team di design all'altezza dei vecchi The Designers Republic, se non proprio i TDR stessi che, fra le varie cose, sono ancora belli che attivi!

Scusate il lungo sfogo...qui è notte, si va a nanna!

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