L'Angolo della Riflessione - L'87% dei videogiochi rischia di andare perso...sì come no! Facciamoci alcune domande serie a riguardo, piuttosto!

"Ciao, come state?"

Non scrivo qui sopra da Aprile: pochi o zero stimoli, uniti a una vita che va a rotoli non è decisamente uno scenario esaltante dove poter riuscire a trovare dello spazio nella tua mente per poter svagare parlando di cose frivole tipo videogiochi a svariati bit, pupazzetti coccolosi e nostalgia puttana...anzi, quest'ultima in siffatte condizioni di vita è forse il peggiore dei veleni!

Per cui, ragionandoci sopra, ho deciso di ritornare qua sopra solo quando ci sarà qualcosa da dire: beh, ora gli argomenti ci sono e sono svariati, ma andando per uno alla volta ne avrò per tirare avanti per un discreto lasso di tempo (quello libero permettendo, ovviamente). Iniziamo quindi con quello più caldo di tutti...e no, non sto parlando della storia di Cicciolina e del suo amico Nitro, il cavallo che nitrisce a suon di bomba, bensì di questa notizia coccolosissima diffusa nientepopòdimenoche dalla Video Game History Foundation.

 

L'Angolo della Riflessione - L'87% dei Videogiochi rischia di andare perso...sì come no! Facciamoci alcune domande serie a riguardo, piuttosto!



Non sono certo così esaltato da definire la VGHF un ente come tanti, riconosco la sua importanza nell'ambito della preservazione videoludica. Quest'ultima è ormai cosa seria almeno quanto questo ente, in quanto qualcuno non troppo sprovveduto ma apprentemente fuori di senno su Facebook una volta scrisse una cosa tipo "Per giocare ai videogiochi devi conoscerne la storia". Non giriamoci attorno, aveva ragione. A maggior ragione se consideriamo che tale frase uscì fuori nel bel mezzo di una discussione riguardante proprio il Retrogaming e le relative svolte culturali che questo oggi ha portato, oltre alle innumerevoli questioni di importanza storica che tale hobby o passione (più passione, dicono alcuni) si porta appresso. La Video Game History Foundation a ben pensarci è l'apoteosi di tale frase, quindi cosa c'è secondo me che non va? ...mmmh, partiamo dalle basi, e per alcuni di voi questo ricordo sarà molto brutto. O almeno, per me, sicuramente.

Le vedete quelle due merdine lì, vero? No, non intendo quelle con gli occhi, bensì quelle dotate di schermo: bene, quei due stronzi di silicio e ammenicoli industriali di scarsa qualità si chiamavano allo stesso modo, ovvero Watara Supervision (Travellmate o Tigerboy in altre parti della Terra, ma la piaga era la medesima). Lo sapete che tra l'87% di quei videogiochi che rischiamo di perdere per buonissima probabilità (sono pessimista con quel "buonissima", mi sto contenendo) saranno presenti anche quei capolavori del letame usciti per quell'abominio, vero? Voglio dire, ve li ricordate i giochi usciti per quel coso, vero? Fu la mia prima console portatile e persino io, che venivo da un modesto aggeggio già allora fuori tempo massimo, mi misi a piangere per la vergogna che provai a scuola dinanzi a tutti i miei compagni di classe.

Al cuor non si comanda e lo so prima di tutti, ma qui dobbiamo veramente essere oggettivi: se quell'87% lo rappresentassimo con un 100%, allora un buon 80% se non proprio 90% di quel 100% che in realtà è un 87% è solo un grandissimo ammasso di...

Orsù, fate un bel respiro! ...braaaaaaaaaaavi!

UN GRANDISSIMO AMMASSO DI MERDA! Urlatelo!

Se la gente oggi gioca al Game Boy piuttosto che al Supervision, non lo fa solo moda, per nome o per sentirsi parte di un pezzo di storia che ha oppure non ha vissuto: il grosso del malloppo lo fanno i giochi, ed è quello a cui gli appassionati aspirano, ovvero giocare. Se gioca al Supervision, lo fa solo per nostalgia o per atteggiarsi in modalità "hipster".

Che ne so, rivalutiamo Big Rigs per PC magari, Superman 64 per Nintendo 64, Bubsy 3D per PlayStation...cazzo, pure io adoro parlare di videogiochi merdosi anche quando spesso non paiono esserlo, ma al massimo mi ci faccio una risata assieme a voi. Quella roba, ammessa che vada preservata, allora lo si fa solo e unicamente perché serve a noi tutti ricordare come NON creare un videogioco. 

Ed è proprio perché credo SERIAMENTE che i videogiochi sono un qualcosa di serio che reputo quel famoso articolo di cui sopra una fantomatica cazzata, roba del tipo "I giovani in Italia non vogliono lavorare eppure il lavoro esiste!": grazie al cazzo che il lavoro esiste, bisogna però analizzare quali sono le condizioni e soprattutto PERCHE' i fantomatici giovani (che in qualsiasi generazione pare non abbiano mai voluto lavorare, anche ai tempi del cosiddetto Boom economico) non vogliano accettare determinate condizioni e, una volta analizzato il tutto, allora potremmo rinominare quell'articolo in "I giovani non vogliono lavorare in Italia eppure chi crede che il problema siano i giovani esiste!".

I videogiochi sono arte, sì un prodotto di massa (per nostra fortuna, essendo fruibile a molti) ma comunque arte, frutto di un lavoro di squadra certosino fra designer, programmatori, musicisti, illustratori e pianificatori di marketing che ha portato molti di essi a essere quel che sono considerati oggi; il problema è che la storia dell'intrattenimento elettronico è infarcita di abomini commerciali messi sù solo per vendere fra console (il Supervision, ma anche il Gamate oppure tutte quelle cinesate infime che scimmiottavano il Game Boy pur restando giochini LCD, senza dimenticare molti Famiclone che erano copie di altri Famiclone) e software (avendo già citato alcuni poco sopra, ricordate ad esempio l'incubo dettato dai giochi su licenza cinematografica di un tempo? No, "E.T." per Atari 2600 non fa schifo come "si usa dire" e se lo pensate di storia e videogiochi non ci capite un cazzo anche se magari scrivete per testate prestigiose, fatevelo dire). Quindi che facciamo, salviamo pure quella robaccia? Attiviamo una task force di accumulatori seriali e inculatori professionisti atti a recuperare e rivendere qualsivoglia tipo di spazzatura su condensatori che la storia dell'intrattenimento più infame abba mai prodotto?

Perché tu, che rappresenti la più grande e forse l'unica organizzazione di preservazione di tale media a livello globale, metti in allarme me? Io cosa potrei fare, per te?

Te lo dico io, un emerito cazzo. Soprattutto voi che avete le mani in pasta con molte delle ristampe su licenza rilasciate oggi: infatti i ragazzi del VGHF recuperano licenze (e riprogrammano anche titoli da perfezionare che io sappia, cosa molto ammirevole se confermata oltre che dalla mia esile memoria in materia), per poi rivendere il tutto a publisher quali Retro-bit, Piko e compagnia bella. 

Loro sono un piccolo ente ma se tu, ente, mi lanci l'allarme allora sei te che devi fare di più e non io, mi dispiace. 

(siate collaborativi: inviate le vostre preferenze di giochi secondo voi recuperabili alla VGHF e vediamo come andrà a finire tutta questa storia...)

Oggi abbiamo dinanzi a noi praticamente un quarto di secolo di emulazione dove tutti hanno passato di tutto a tutti in materia di rom, intere romlist analizzate scrupolosamente dove le gemme sono quasi state tutte scoperte. Certo, qualcosa inevitabilmente si è persa per strada o verrà purtroppo persa del tutto, ma del resto cosa ci vogliamo fare? E se consideriamo che di quel 13% salvato fra quei prodotti vi sono anche abomini salvati da Piko Interactive su Evercade, forse è anche la concezione di "bello o brutto" oppure "giusto o sbagliato" ad essere errata, rigorosamente in nome del business fondato sulla nostalgia e sull'emulazione non tanto degli emulatori di per loro, quanto proprio dei modi di fare dei tempi andati (cartucce, CD-Rom e così via).


In tutta questa storia vi è sicuramente un fondo di passione, ma allo stesso tempo anche molti interessi che portano inevitabilmente verso una certa puzza di marciume dettata da intenzioni forse poco lecite (non parlo della VGHF in questo caso, bensì di alcuni publisher che hanno condiviso l'articolo a loro uso e consumo).

Voglio dire, momento populista: non abbiamo ancora risolto il problema della fame nel Mondo e vogliamo preoccuparci di un 87% di software dove la maggior parte di esso è meglio che resti dimenticato, spesso proprio per volere dei suoi stessi creatori?

Come diceva qualcuno...

A presto genti,

ho qualche argomentino infuocato da proporvi, vita merdosa permettendo. 

E stasera tutti a guardare le stelle (è pur sempre il 10 Agosto o no?).

See Ya!

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