L'Angolo delle Merdaviglie #8 - Alla scoperta di Mighty Warriors, un oscuro disastro tutto italiano!

Mi è andata male, ma sarebbe potuta andarmi peggio.

Il tempo libero latita e così di conseguenza la mia sanità mentale: sempre più prossimo all'esaurimento, oggi avrei voluto sfruttare il blog per parlarvi di un gioco BELLO una volta tanto, una splendida esclusiva Arcade (dato il poco tempo e dovendo maneggiare sul PC - non capite a male - il mio massimo in questi primi giorni di novembre è avviare il MAME oppure Final Burn Alpha), quando il caso vuole che nella lista di Abandonware (chiaro, cari masturbatori seriali accecati dalla legalità a ogni costo?) Arcade scopro un titolo mai sentito prima..."e questo quando l'avrò scaricato", mi sarò detto?  Probabilmente qualche mese fa, quando cercavo cloni schifosi di Street Fighter II in rete sempre rigorosamente Abandonware (enfatizziamo), ma questo effettivamente era così sconosciuto che...me n'ero persino dimenticato di averlo scaricato!*

Occhio che questa non sarà la solita puntata, e persino per me è stato affascinante scoprire di più di questo zoppicante titolo da sala di cui non si conosce praticamente nulla.

* = ABANDONWARE!

 


L'Angolo delle Merdaviglie #8 - Alla scoperta di Mighty Warriors, un oscuro disastro tutto italiano!


Cominciamo dalle basi, partendo dalla prima: a quanto pare, stando alle esperienze di gente più esperta di me, pare proprio che questo titolo si basi sul codice di gioco del primo Street Fighter! Non so se ciò sia una cosa legale o meno (probabilmente no), vi è da pensare che forse gli sviluppatori avessero potuto concedere gratuitamente il codice ma suvvia, parliamo di Capcom e questa cosa, se vera, dev'essere illegale per forza!


La seconda base, ovvero l'unica certezza a riguardo di tutta questa storia: il nome del team di sviluppo è rappresentato dalla nostrana EVG alias Elettronica Video-Giochi, team/azienda di cui nessuno sa se sia tuttora in attività oppure se abbia mantenuto lo stesso nome o meno, ma le cui uniche esperienze ludiche realizzate al periodo di questo titolo erano rappresentatre unicamente da macchinette per gioco d'azzardo, il che la dice lunga sua sia sull'esperienza di programmazione in ambito di videogiochi puri e duri, sia sulla EVENTUALE legalità delle azioni intraprese (DISCLAIMER: sempre dando per buona la possibilità che questo titolo sia basato EFFETTIVAMENTE sul codice di gioco del primo Street Fighter).


Terza e ultima base: l'anno di rilascio di questo gioco è ignoto così come la sua effettiva messa in commercio, data sia l'assenza di una qualsiasi data di pubblicazione all'interno dello stesso (compare solo il nome del team), sia di una qualsiasi testimonianza qui in Italia da parte di qualsivoglia gestore o semplice frequentatore di Sale Giochi che ne possa effettivamente raccontare qualche esperienza tangibile a riguardo.


Siamo al cospetto di un vero e proprio caso in stile Hong Kong '97: chissà, magari anche in questo caso un giorno spunteranno fuori i veri sviluppatori di questo titolo bizzarro, e noi poiremmo finalmente saperne di più rispetto ad una semplice rom scaricabile (Abandonware l'ho già detto?) dalla rete.


💩 ETERNAL CHAMP...EHM, WARRIORS! 💩

Passiamo alla storia, quella vera dietro a questo misterioso video-gioco (dato lo sviluppatore, il trattino è d'obbligo 😁) tutto italiano: ecco, persino quella pare scopiazzata pari pari da quella di Eternal Champions di Sega, con diversi lottatori provenienti da diverse epoche storiche (qui però unicamente passate e non future come nel titolo Sega) resuscitati dall'oltretomba al solo scopo di festeggiare la Sagra delle Perchie & Cazzotti! Il tutto solo per poter vincere una nuova possibilità di vita sulla terra, il tutto dopo aver sconfitto l'ennesimo cattivone infernale di turno. 

"Ma come solo, zì?! Hai detto niente diaiii!"

Insomma, ogni aspetto di quest'oscuro video-gioco pare uscito fuori da una fotocopiatrice!

E restando in ambito Sega, persino lo stile di scrittura del logo (nell'immagine poco più in alto) pare preso pari pari da quello di Golden Axe...

Ma veniamo alle sorprese: Mighty Warriors, incredibile a dirsi, dopo tutto susseguirsi di copia incolla che nemmeno certi fogli di Word riserva anche qualcosa di proprio, e qui entriamo davvero nel bizzarro!

Nella schermata di selezione dei lottatori infatti, ne potremo selezionare ben due.

  

Il secondo di questi sarà la nostra "mutazione", azionabile premendo tutti e tre i tasti di attacco assieme: da notare la barra "Mutant" nella schermata di gioco, la quale non si riferisce purtroppo alle Tartarughe Ninja ma all'energia/alla quantià di tempo limitata che viene concessa al nostro eroe per tramutarsi nel secondo lottatore selezionato.

 

 

I vantaggi di questa cosa? Zero, se non fosse che alla base rappresenta un elevato fattore strategico, data la presenza di lottatori più deboli e agili e decisamente più lenti ma possenti, ed entrambe le scelte possono ribaltare in teoria l'esito dello scontro. Terminiamo la schiera di aspetti positivi con la presenza di un countdown del Game Over in numeri romani (fattore che denota comunque una certa personalità, almeno nelle intenzioni), la possibilità di perdere l'arma e scudo iniziale una volta superata la metà dei danni nella barra di energia (aspetto che si rifletterà anche nel personaggio mutabile e nel punteggi a fine scontro, il quale terrà conto se fossimo ancora in possesso dell'arma oppure no) e un quantitativo di violenza deliziosamente buono. Cioè, guardate com'è finito poi lo scontro della schermata qui sopra! 

E qui ci sono rimasto, dato che il gioco riserva questi momenti di puro splatter in maniera totalmente random: non sono previste Fatality e cose simili, è tutto casualmente gratuito.   

BAM, VIA LA TESTINA! 🗡

 

Bene, adesso passiamo ai tanti lati dolenti...e credetemi che la lista sarà lunga, non per nulla siamo ne L'Angolo della Merdaviglie, mica quello dei cioccolatini. Qui l'unico tipo di cioccolata presente, sembra Nutella ma non lo è!

Fattore uno: Mighty Warriors oltre a presentare dei lottatori terribilmente generici e mal disegnati, impedisce agli stessi di essere identificati con un nome preciso, dato che se selezionati dal primo giocatore questi avanno un nome del tutto diverso rispetto a quello ottenibile dal secondo, una scelta tanto originale quanto totalmente priva di senso. Vedere la foto qui sopra per capire cosa intendo. E comuque sappiate che la versione del secondo giocatore del vichingo Gurdaf si chiama...Gandalf, però manca un qualsiasi lottatore in grado di chiamarsi Frodo!

Fattore due: un serio difetto di programmazione, perché diversamente non potrebbe essere, è poi rappresentato dalle frasi pronunciate a fine scontro in puro stile Street Fighter. Indipendentemente se perdessimo o viceversa, otterremo sempre la medesima frase come qui sotto. Non fate caso al fatto che qui ci sia il medesimo personaggio, perché non fa nessuna differenza. Totalmente confusionario.

Forse un significato nascosto in merito alla vita: come la fara la farai, vincere o perdere non fa differenza perché sempre in qulo la prenderai! No, forse la sto facendo troppo complessa, questa cosa fa schifo e basta.


Fattore tre, anzi I FATTORI: partiamo dal framerate totalmente compromesso con tanto di comandi che rispondono in maniera totalmente casuale, così come casuale è il rilevamento dei colpi, per poi passare agli effetti sonori davvero ridicoli (ogni personaggio ha il medesimo tono di voce, senza dimenticare poi il tono vocale svogliato dello speaker che ci regala un inglese maccheronico - non scherzo, segnatevelo - dal vago accento abruzzese). Vi è il turno poi della colonna sonora, rappresentata da tre brani in croce al massimo, e la cui terribile qualità di riproduzione (quantità di dithering assolutamente esagerate) è persino peggiore di quella ottenibile da alcuni titoli Mega Drive di prima generazione. E quella dei sopracitati effetti sonori è persino peggiore. Dati i comandi Ad Cazzvm, eseguire una mossa speciale è quasi impossibile, al punto che spesso e volentieri persino la preziosa mutazione non risulta immediatamente eseguibile, un po' come se il titolo fosse in perenne affaticamento nel gestire la già pessima grafica, l'orrendo sonoro e gli abominevoli controlli. Insomma, un abominio totale.


Vogliamo poi parlare del boss finale? Cypher, un nome che pare supporre qualche mitologica figura futuristica ma che a conti fatti è solo la versione antica e a torso nudo di Ghost Rider! Non esagero, guardate.


Il set di mosse speciali, lo stile della Pixel Art e l'esecuzione generale ricorda un po' troppo il primo Street Fighter, con tanto di "Ghost Rider degli antichi" i grado di eseguire l'intero set di mosse del Sagat del primo capitolo della saga Capcom. E sì, forse il sospetto che alla base ci possa essere anche solo un pelino di codice sotratto al primo Street Fighter non è solo un sospetto.

Infatti, tolte alcune mosse speciali rigorosamente rubate dal secondo Street Fighter (fra cui il lottatore cinese in grado di eseguire lo Psycho Crusher del "nostrano" Bison, Vega in terra giapponese), il resto dei lottatori esegue sempre lo stesso pugno e lo stesso calcio, con leggere differenze unicamente nell'attacco con arma più potente, eseguibile col terzo tasto d'attacco e che in alcuni lottattori è più veloce, in altri più lento. Secondo alcuni, la presenza del medesimo calcio e pugno standard, oltre che dell'Hadouken presente su ogni personaggio sebbene in forme diverse (per inciso, il greco ci soffia addosso il suo pessimo alito verdastro, mentre il romano emette un enigmatico laser dalle braccia) è segno del codice di gioco di Ryu e Ken del primo Street Fighter applicato all'intero roster, o quasi. Va detto che queste ultime sono parole altrui che non posso confermare, ma che voglio dare per buone.


 

Ultimi merdavigliosi dettagli della lista?!

Primo - La difficoltà di gioco è totalmente sbilanciata nel suo non essere sia troppo facile che troppo difficile, una cosa veramente ardua da spiegare che è possibile capire appieno solo testando il gioco di persona su un emulatore (E' UN ABANDONWAREEEE, CAPITOOOO?). Una volta giunti allo scontro col penoso Ghost Cypher (!), buona fortuna nel vincere entrambi gli scontri...

Secondo - Le meccaniche di lotta sono davvero approssimative e penosamente programmate, basti pensare infatti che se veniamo colpiti dall'Hadouken di turno, verremo colpiti anche dal secondo in quanto i frame, sebbene provenienti dalle diverse aree di gioco, vengono gestiti tutti in serie! Proprio così, in serie! L'ABC della programmazione completamente sputtanato.

Terzo - Il roster più che sbilanciato è veramente sputtanato, che è diverso! Si va infatti dal personaggio totalmente inutile a causa della sua debolezza (il romano con i laser da X-Men nelle braccia), fino a quello fin troppo agile e favorito nelle scadenti meccaniche di gioco (il vichingo figlio di Thor e il greco dall'alito fetente, che oltretutto sono i due soli personaggi - forse perché gli unici due realmente validi - che compaiono nella categoria dei punteggi finali, qui chiamata "Best Seven"), fino a quello non troppo lento ma eccessivamente potente in grado di terminare o terminarvi in tutto in tre colpi al massimo!

Quarto - Le sequenze finali sono quato di più ridicolmente agghiacciante che sia mai esistito nella storia dei videogiochi senza trattino centrale, essendo costituite da schermate quasi fisse, orribilmente animate e dalla storia vagamente inesistente...

In breve, fanno così schifo da far paura. E sono serio.

 

💩  CONCLUSIONI 💩

Notato come persino il colore dei font con tanto di ombreggiatura blu sia lo stesso delle varie versioni di Street Fighter II? Sì, perché questo gioco, senza età ne' tantomeno certificata prova di esistenza, offre unicamente noi un pessimo, ma davvero PESSIMO, clone bruttissimo del primo Street Fighter, codice clonato o meno che sia. Come se il primo Street Fighter non facesse già abbastanza schifo di suo. Eppure il gioco nostrano ha dalla sua alcune idee di fondo che denotano come alla base ci potesse essere almeno un minimo di passione e che il risultato finale, così come le numerose idee spudoratamente clonate da tutt'altro, fossero solo frutto di un'esperienza di programmazione scarsa se non proprio totalmente assente.

Provatelo, è talmente zoppo da esssere a suo modo bello, addirittura esilarante! Una vera Merdaviglia con l'iniziale maiuscola. Alla prossima.




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