Viaggio nel Tempo #5 - La "Street Fighter Mania" compie 35 anni, però io a Street Fighter ho sempre preferito altro!

Capcom ci ricorda che la Street Fighter Mania incombe nelle nostre menti da 35 anni, e ce lo comunica con un sito commemorativo!

 

 
E fu così che Mizoguchi fregò al buon Ryu l'appellativo di qeust'ultimo a suon di frasconi orientali!

 

Precisiamo: sono 35 anni che Ryu, Enzo Paolo Turchi alias Ken che è anche a sua volta Il Principe Adam che a sua volta è anche He-Man, E.Honda e compagnia lottante ci sganasciano le gonad...ah no, forse sarebbe più corretto affermare che Ryu, Ken, Birdie, Agon, Sagat e compagnia ci sganasciano le gonadi, visto che ci riferiamo al primo capitolo.

Ma voi il primo Street Fighter ve lo ricordate? Voi italiani, dico.

Ah, no mi dite? Beh, e c'avete pure ragione, dato che da noi europei sia il cabinato che le relative conversioni non giunsero per nulla, o forse giunsero col contagocce, con la conversione per Commodore 64 ad aver varcato le italiche lande grazie solo al famigerato fenomeno delle cassettine piratozze.

Forse, per giunta. In ogni caso, per questo aspetto la PlayStation è stata la sola e degna ereditiera del Commodore 64, anche se in quella generazione il numero 64 ce l'aveva appioppato un'altra console, il Nintendo 64 appunto (una delle macchine più sprecate della storia videoludica).


Ricordatevi che la PS1 di bit ne aveva 32, quindi dire 64 diviso 2 è corretto!


E visto che ci siamo, rimembriamo Mustafà & Friends, la più fornita catena di negozi di videogiochi PlayStation anni '90, oltre che quello più a buon mercato. Solo l'assistenza post-vendita latitava un po', ma in caso di problemi se eri fortunato lo beccavi il giorno dopo e di solito tutto andava a gonfie vele. Peccato che a volte, poverino, il tabozzo bullo di turno di gonfio avrebbe reso solo le sue povere guance a prescindere...poraccio!

Ma non siamo qui per fare battute di pessima qualità circa i lati bui dell'era PlayStation, bensì di parlare di Street Fighter...il problema è che io a Street Fighter, il secondo, ho sempre preferito altro! No, perché del primo Street Fighter si potrebbero dire tante cose, tranne che fosse un bel gioco: lento, legnoso, scattoso e molto altro, ma non certo bello. Aveva dalla sua molti lati pioneristici, ma oggettivamente era pure parecchio brutto, al punto che in Sala Giochi fu tutto tranne che un successo.

Nemmeno dal lato conversioni andò meglio: le conversioni Commodore 64, Spectrum e Amiga erano...bleah. La migliore di tutte era quella per Turbografx CD, add-on CD-ROM della versione statunitense del PC Engine, dove fu pubblicato come Fighting Street con un versante audio migliorato dalla qualità Compact Disc ma il gioco puro e duro restava una monnezza, inutile dirlo.

Arrivò quindi l'ormai sempiterno Street Fighter II, che dalla sua finalmente riaffinava i concetti espressi dal terribile predecessore e ne portava di nuovi per giunta, e fu un successo. E grazie al cazzo, nel 1991 non esisteva ancora nulla di simile!

 

Ricordo ancora il mio primo impatto con "Street Fighter II: The World Warrior": era l'estate del 1992 ed ero nella piccola sala giochi con grata di protezione (le classiche sale giochi dei lidi marittimi) del classico lido di fiducia dell'epoca nel bel Salento, inserì il gettone perché quel gioco sembrava...boh, e che ne so? In realtà ricordo che mi ritrovai nella schermata di selezione del personaggio, non notando il conto alla rovescia mi ritrovai a controllare Dhalsim, poi mi scontrai con Ken, il quale mi sottopose ad una cospicua cerimonia di mazzate in pixel art! E niente, la scintilla non scoccò mica, anzi.

 

Ciò che ricordo bene di quella mia prima partita però, fu il senso di presa per il culo prepotente che ne trassi: anche se avevo 6 anni acerbi, capì subito che la CPU aveva barato su tutti i fronti nonostante fosse la mia prima partita in assoluto non solo con Street Fighter II, ma proprio con quel genere preciso qual'era il picchiaduro a incontri. E oltre a me lo capirono in molti altri, al punto che...provate a indovinare: quel cabinato di Street Fighter II se lo filavano in pochi, e si giocava in due giusto perché il più veloce del duo doveva scegliere Blanka mentre al più lento...beh, di solito prendeva Ryu o Ken, mentre chi sceglieva Chun-Li si beccava insulti...ehm, diciamo sessisti.

Seriamente, con Street Fighter ho sempre avuto un rapporto conflittuale. Talmente conflittuale che oggi ho notato che l'avvenimento era ieri. Fate voi.

Non fraintendete, questo è l'anomalo finale della versione pezzotta a 8-bit per Famiclone, con tanto di Ryu in versione wrestler!


Insomma, bello ma meh. Vuoi per il character design che sulle prime mi sembrava abbastanza abbozzato, vuoi per lo svolgimento troppo lento, vuoi la CPU che barava in continuazione...tante cose insomma, e nessuna bella. Arrivò la versione Turbo, ma non mi piacque perché era sin troppo veloce al punto che non ci si capiva un cazzo. Super Street Fighter II finalmente mi prese, fu il primo capitolo nella giusta direzione per mio gusto, ma nel mentre scoprì anche Fatal Fury di SNK e Power Instinct 2 di Atlus (e il suo stile caricaturalmente serioso ti faceva addirittura perdonare la peggiore AI esistente sino ad allora, peggiore persino di quella di Street Fighter II), che a livello di carisma non solo non erano secondi rispetto al titolo Capcom, ma addirittura lo superavano in alcuni aspetti. Inutile dire quindi che snobbai del tutto Super Street Fighter II Turbo, anche perché mi sembrava che stessero spremendo il limone un po' troppo insistentemente, mentre io continuavo a scoprire cose davvero nuove e fresche nello stesso genere come Darkstalkers (sempre di Capcom, il cui stile grafico che fece poi da apripista alla serie Zero/Alpha), The King of Fighters '95, Kizuna Encounter e Karnov's Revenge, il sequel del "famoso" Fighter's History noto anche come Fighter's History Dynamite nel Sol Levante.

Seriamente, Karnov's Revenge sarà pure stato un altro clonazzo del megaclonazzo che lo precedette (qui un simpatico articolo in merito, sebbene in inglese), ma fu forse il picchiaduro bidimensionale che più mi comunicò qualcosa alla prima partita: una difficoltà non esageratamente truffaldina, un ottimo sistema di combattimento, ottimi dettagli sia grafici che sonori. La provai nella grossa sala giochi marchiata Neo Geo presente nella splendida comunità di Torre Dell'Orso in Salento, e ogni volta tornavo a giocarci con soddisfazione pur restando una schiappa. Provai anche Tekken, con quel suo imponente cabinato, ma grafica poligonale a parte non mi disse poi chissà cosa (ah, inutile dire che la prima volta in assoluto scelsi King, e adoravo pure il suo insolito outfit da Uomo Tigre in borghese con tanto di giacca e cravatta). Al punto che non appena arrivò Virtua Fighter 3 nella sala giochi sotto casa, preferì il cabniato Sega tutta la vita rispetto al primo Tekken. E grazie al cazzo direte voi, quello era il TERZO capitolo. Però poi le acque furono eguagliate, quindi in sala arrivò Tekken 3 e non ci fu storia, così dal 1996 in poi per me esistevano solo Tekken 3 e Virtua Fighter 3...

 

Per dire, nel mentre l'ennesima versione che nemmeno ricordo di Street Fighter II era ancora lì, con conseguenti file su file di ragazzini ancora impegnati a far la fila per giocarci, col ragazzetto impertinente che s'infilava di petto come sfidante nella speranza di far fuori dai giochi l'imbattibile ragazzino super-esperto, che nel mio caso corrispondeva al nome di Nicola detto Nico, un tipetto molto sulle sue ma altrettanto sicuro di sè dal capello corvino il cui taglio ricordava quasi quello di Bruce Lee, forse a ricordare che coi picchiaduro costui condivideva attitudinalmente più di qualcosa. O forse era solo una mia supposizione dettata dalla mia fantasia da novello ragazzino (io sono classe '85, ed era il biennio 1995/1996).

Sinceramente, all'epoca mi son sempre chiesto se Street Fighter II fosse effettivamente un titolo tecnicamente valido oppure solo una moda e uno Status Quo, un tormentone del periodo che marchiò come pochi altri quei meravigliosi anni '90, e altrettanto sinceramente optavo più per la seconda opzione. Negli anni il dubbio è rimasto, più che altro perché le varie riedizioni in HD, Ultra, Collection, Sticazz mi han sempre più fatto oscillare in queste vie incerte. Al che ci si sono messe pure la versione in formato mini del cabinato a opera di My Arcade, oppure il formato medio/alto a opera di Arcade 1UP. Lì ho capito che con Street Fighter II si parla di un'icona che ha generato una moda resistente al tempo, un qualcosa di talmente spartiacque che sarebbe impossibile criticare oggettivamente...però il lato personale è che Street Fighter II in qualunque versione o conversione mi risulta sempre inferiore per divertimento rispetto ai concorrenti "seri" (escludendo quindi il 90% delle feccia clone) che lo sfidarono in quel periodo sul medesimo terreno di gioco (o meglio genere). 

 

Il terzo capitolo, ovviamente in veste 3rd Strike, ritengo sia tuttora una delle massime espressioni di picchiaduro bidimensionale per antonomasia

Il quarto episodio era un buon rinnovamento in salsa quasi-tridimensionale della formula, mentre il quinto mi ha fatto quasi completamente schifo e nemmeno so perché, ma non mi è piaciuto proprio per nulla. Il sesto è in dirittura d'arrivo e promette grandi cose, anche se così a primo impatto mi sembra un po' sempre la stessa solfa: però resto dell'idea che già messo così personalmente mi risulta migliore del (per me) deludente Tekken 7 (sempre la solita solfa, dupall...poi con la Dubstep in sottofondo per giunta)!


Ora basta Next Gen però, che io son Retrogamer ma anche poveraccio, e va da sé che i soldi per una console di attuale generazione o tanto meno un PC di tutto punto non li possiedo mica! Insomma, che altro dire? Ah sì, che odio DeAgostini per avermi costretto a prendere forzatamente in edicola tutti le celeberrime statuine dei personaggi (e per fortuna alcuni nemmeno sono arrivati) solo per poter ambire al mio personaggio preferito, vale a dire Vega. Lui e Dhalsim. Ebbene sì, alla fine ho finito per apprezzare pure il gommoso mangiafuoco indiano smilzo, primo personaggio di Street Fighter II mai adoperato in senso assoluto nonché idolo delle grigliate con gli amici e delle pizzerie con forno a legna.

 

Insomma, tre decadi e mezzo anni di un franchise più che altro, anche perché il primo Street Fighter credo non piaccia a nessuno, puro Kusoge e persino più scadente di molti cloni scadenti del suo successore, anche se suppongo che  questo punto il paragone sia ben poco calzante.  E Street Fighter II resta un titolo solo decente la cui iconicità ci fa dimenticare le sue innumerevoli pecche se rigiocato oggi...insomma, il classico "sopravvalutato ma con stile".

 

E comunque, non si pensi da tutto ciò che il caro "Guerrieri di Strada 2" non mi piaccia, eh? Sono pur sempre un figlio della mia epoca!

Infatti, anche se al buon Street Fighter preferisco sempre altro, è sempre meglio di (quella tamarrata ingiocabile, lercia e disonesta di) Mortal Kombat, serie che ho cominciato ad apprezzare solo a partire dal nono capitolo, più per character design e doppiaggio che altro. Che ve lo dico a fare, sono Retrogamer: per me il massimo tollerabile è fino a Street Fighter III: 3rd Strike!

Auguri Street Fighter's History...ehm, Street Fighter!

Ci si risente ai tuoi 70 anni, ammesso che il sottscritto sia ancora vivo e soprattutto ancora qui sopra a scrivere cazzate (mi auguro sincermente di fare altro, sino ad allora). Non vedo l'ora di provare la versione Genio delle Tartarughe di Ryu, quando sarà.

Chissà se fino ad allora la causa legale di Ken contro He-Man ed Enzo Paolo Turchi sarà giunta ad un verdetto!

Saluti.

👾

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