Retroview #2 - Galaxian, un classico migliorato solo dalla sua conversione su Nintendo Famicom!

Post veloce (- in verità poi tanto veloce non è stato -Nda ) della Domenica nostalgica, anzi NEStalgica nonostante si parlerà ancora una volta dell'equivalente nipponico del nostro NES, vale a dire il Nintendo Family Computer, in gergo Famicom.

Oggi vi parlerò di quel raro caso in cui una conversione riesce in qualche modo a migliorare l'originale da sala oppure, se non altro, renderlo più gradevole smussandone alcuni dei suoi angoli più spigolosi per i giocatori meno avvezzi alle sfide difficili sin da subito. Tenetevi forte perché oggi si parla di un classico fra i classici, spesso anche scarsamente considerato a favore del suo successore, e la cui uscita originaria è persino antecedente agli anni '80, sebbene di poco: signore e signori, oggi si parla del grande Galaxian di Namco, classe 1979.

 

👾 GALAXIAN FU IL PRIMO GIOCO DELLA STORIA IN MOLTI ASPETTI 👾

Galaxian ha, dalla sua, alcuni primati nella categoria dei giochi da sala: 

- il titolo Namco fu il primo titolo Arcade a risultare completamente a colori e con sprite animati molto fluidamente;

- Galaxian fu il capostipite fra tutti i giochi ispirati da Space Invaders di Taito (qui un'analisi su Exerion di Jaleco);

- il classico della casa giapponese fu anche il primo titolo in assoluto convertito dalla stessa su Nintendo Famicom, nel 1984.


Quel numero "01" lì in alto non è casuale...


👾 CINQUE ANNI PER AFFINARE UN CLASSICO 👾

Infatti, la line-up iniziale dei primi titoli realizzati per la console Nintendo da Namcot, allora suddivisione di Namco dedicata a console casalinghe e Home Computer (qui un'analisi di Star Luster, il quale presenta anche l'astronave di Galaxian fra le navicelle selezionabili), era costuita da conversioni più o meno riuscite dei propri grandi classici da sala giochi del periodo e Galaxian, essendo il più "antico" fra questi, non avrebbe potuto che essere il primo.

Da quel 1979 fino al 1984 passarono ben 5 anni e già allora, in quel periodo pioneristico, nel mondo dei giochi da sala molti progressi erano già stati compiuti: eppure Galaxian, già precedentemente convertito per alcuni sistemi e Home Computer, in quell'anno era tuttora un grande classico molto in voga, sebbene pesantemente oscurato dal suo ben più celebre e frenetico successore Galaga, targato 1981. Fu con l'avvento del Nintendo Famicom che Namcot rese l'area di gioco più ampia, lontana quindi dall'impostazione a schermo verticale della versione da sala che appunto ne limitava pesantemente lo spazio di movimento della nostra navicella, rese la navicella leggermente più fluida negli spostamenti (forse anche per meglio adattarla all'allora rivoluzionaria croce direzionale rispetto al joystick bidirezionale del cabinato originale) e i nemici meno inclini ad assalti frenetici sin dai primi istanti.

 

La riproduzione perfettamente in scala del cabinato originale in versione mercato occidentale ad opera di Numskull, e che il sottoscritto custodisce gelosamente al punto da aver voluto riciclare una foto di repertorio del sito ufficiale...da notare l'impostazione verticale dello schermo e le grafiche d'epoca bellissime.


👾 UN "GALAXIAN E MEZZO", PIU' O MENO 👾

Il risultato fu una conversione più permissiva della versione da sala che, sebbene lasci intatto il fascino di quest'ultima, riuscì a donare alla conversione stessa un'identità ben precisa, costituita da meccaniche di gioco meno punitive: uno dei difetti oggettivi della (bellissima, ma sono di parte) versione originale è infatti costituito dalle orde di nemici "kamikaze" che, sin dai primi istanti, attaccano il povero giocatore senz'alcuna sosta in pattern totalmente casuali, infarciti da combo di proiettili spesso e volentieri assolutamente non evitabili (i primi casi delle cosidette "Death Zone/Dead Zone"), i quali generano sempre la perdita di una delle nostre vite a disposizione oltre che un certo senso di frustrazione. L'originale "soffre" insomma, del suo essere figlio del suo tempo, un periodo storico in cui una partita durava, volutamente o meno, poco più di un minuto (si pensi ad esempio a due classici Atari quali "Skydiver" o "Night Driver"). Un modo di fare che Galaxian era, volente o nolente per ovvie ragioni di collocazione temporale, "tenuto a rispettare" in qualche modo. L'area di gioco allargata (appunto, il "mezzo" on più del titolo) delle conversione inoltre, perfettamente adattata agli schermi casalinghi in formato 4:3 dell'epoca, rende le manovre sia evasive che di attacco molto più ingegnose. E non dimentichiamo che la navicella extra qui si ottiene superando i 5.000 punti, al contrario dei 7.000 della ben più difficile versione da sala: per fare un paragone, direi che già dal quarto stage riusciremo a ottenere una difficoltà di base che potrebbe essere paragonabile a quella della controparte originale a monete (perché i cosiddetti "gettoni" ancora non esistevano).

 

La schermata di gioco, decisamente più ampia, della versione Famicom. A proposito, riuscirà la nostra navicella a sopravvivere? Non la vedo bene....

 

La conversione su Famicom riuscì invece a regalarci una conversione che riuscì sia ad essere fedele al gioco originale che dotata di vita propria: Namco ha da sempre regalato magie e proprio Galaxian ne fu la prima, fervida testimonianza direttamente trapiantata su una console di successo.

La conversione può essere recuperata sia in versione originale Famicom a prezzi che si aggiranno sulle 50€ completa di tutto, oppure nel "promiscuo" riadattamento MyArcade il quale, sotto la scocca da finto cabinato, rivela essenzialmente la rom di una versione "customizzata" ad hoc della suddetta conversione del 1984: possiedo anche questa versione e assicuro che si controlla abbastanza bene, il suono è pulito (vi è anche la possibilità di collegare delle cuffie o delle casse esterne) ed è possibile utilizzarla sia in corrente diretta che tramite pile stilo (servono quattro AA).

...e diciamocelo, anche il box spacca di brutto!

La medesima versione è contenuta nel Pocket Player sempre di MyArcade questa volta però a tema Galaga il quale contiene, oltre al successore di Galaxian in versione NES/Famicom, anche le corrispettive conversioni di altri due classici quali Xevious e...Galaxian stesso, che domande! Per questo però, è necessario utilizzare unicamente un set di batterie AAA, niente alimentazione diretta.

Aaaah, il retrogaming moderno...3 giochi in 1 portati ovunque, quante comodità!


Da evitare la versione Tiny Arcade di Super Impulse, assolutamente ingiocabile mentre, se volete l'originale, mi spiace ma dovete sganciare bei dindi e optare per l'unica soluzione più vicina possibile al possedere il vero cabinato dell'epoca. Pubblicata nel 2021, la soluzione Numskull è perfettamente incline, nonostante la presenza di uno schermo LCD anziché il classico CRT (ormai impossibile da riproporre di questi tempi e soprattutto a costi relativamente bassi), al possedere la vera versione da sala: precisa in tutto e per tutto nelle grafiche, nei materiali (gli stessi dell'epoca...) e, ovviamente, nel gioco, qui presente nella sua originale controparte Arcade del 1979 sia nei suoi pregi che nei suoi "difetti". Se volete/potete spendere (io no, me la ritrovo solo perché un amico mi ha proposto un B-Stock a prezzo fortemente scontato, sennò col caaaaa...) nonostante i tempi che corrono, una riproduzione Numskull del vostro cabinato preferito è un acquisto caldamente consigliato e la batteria al litio interna ricaricabile è una comodità aggiuntiva che male non fa, essendo una soluzione che non rende obbligatoria in alcun modo la presenza della corrente. Chissà, magari la corrente va via e voi, nonostante tutto, potreste comunque farvi una bella partita al vostro classico da sala preferito finché la batteria regge (la quale stando ai dati pare promettere quattro ore di gioco continuo se utilizzata a piena carica). Retrogaming wins!


👾 GAME BOY MANIA! 👾

Ok, questa foto si trova in rete, ma QUESTA foto rappresenta la copia del venditore che oggi da compratore stringo IO fra le mura di casa!

 

Un'altra conversione molto interessante, più che altro per la sua particolarità, è la controparte giapponese della collection per l'originale Game Boy denominata "Galaga & Galaxian", rilasciata da Namco nel 1995: nonostante la mancanza del sottofondo stellato infatti, questa conversione in forma essenziale dei due classiconi Namco presenta, se utilizzata su Super Game Boy tramite Super Nintendo/Super Famicom, l'originale Bezel delle rispettive versioni da sala nelle loro controparti giapponesi, oltre che una palette dei colori più espansa rispetto ai tradizionali giochi ottimizzati per Super Game Boy.

Galaga su Super Game Boy (foto presa dalla rete)


Se siete veri appassionati di questi due classici Namco, se trovata a buon prezzo direi che vale decisamente la pena acquistarla, soprattutto se possedete un Super Game Boy, il quale si trova fortunatamente in giro a prezzi ancora umani.

E...STOP! Per oggi è tutto. E voi...siete più tipi da Galaxian o Galaga

Amate più sua versione da sala oppure una conversione in particolare?

Saluti dall'uomo a 8-bit!

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