L'Angolo delle Merdaviglie #9 - Thunder Pro Wrestling Retsuden non è un gioiello, bensì una vittima di tanti vizi dell'uomo moderno!

E così, giungiamo al nono episodio de L'Angolo Delle Merdaviglie.

O forse l'undicesimo, se vogliamo contare i due speciali di Halloween (qui il primo, qui il secondo), roba per stomaci davvero forti. Ma lì parlavamo di coprofagia videoludica, o meglio qualcosa che ci andava molto vicino, in certi sensi. Stanotte ero insonne nonostante in mattinata dovrei anche svegliarmi presto per fare la spesa, però mi serviva qualcosa per conciliare il sonno...beh, dato che ho da poco acquistato una Everdrive "con farcitura inclusa", alias Micro SD già bella piena anzi strapiena di...ehm, giochi bonus (non è colpa mia eh, prendetevela con Amazon), decido di gioc...ehm, riprovare una volta per quel titoletto di Wrestling che tutti amano ma che a me ha sempre fatto schifo. Chissà, magari inaspettatamente era l'emulatore a dare dei bug pensavo, e invece...

E invece...beh, cazzo! E' proprio il gioco a far cagare!

E lì, in basso nell'angolo a destra, la mia nuova mascotte ha appena gettato la sua cagazza in HD a dispetto dei pochi pixel che la compone, per cui vi presento lo sprite dell'uomo a 8-bit per eccellenza che non deve chiedere mai, e che ho "ricolorato" a mio piacimento rendendolo un...sì, diciamo che ho dato lui il nome fittizio di "Cyberetropunk", che è poi anche il nome che avrebbe dovuto avere il sequel di questo blog, che ancora per adesso ho deciso di mantenere com'è, salvo un leggero aggiornamento nella grafica del banner lì in alto.

Tutta roba molta easy, che avevo nel cassetto da tempo ma ho deciso di adottare al volo solo ora...ma torniamo a noi. Come avete potuto dedurre sono pazzo, anche perché è effettivamente consigliatissimo giocare ad un titolo di Wrestling prima di andare a dormire, non è vero? Ma capiamoci di più...ammesso che sci sia qualcosa da capire davvero.

"Thunder Pro Wrestling Retsuden" (/サンダープロレスリング列伝 - Sanda Puro Resuringu Retsuden, alias "Thunder Pro Wrestling Biographies" - ) è l'unico capitolo della oggi popolare serie di giochi Fire Pro Wrestling rilasciato su Mega Drive, rimasto esclusiva Giapponese. In realtà era anche previsto un adattamento per il mercato nordamericano a dir poco comico, il cui titolo era tutto un programma: Jesse "The Body" Ventura Wrestling Superstars! Forse è un bene che questo disastro a 16-bit sia rimasto confinato al solo suolo del nostro adorato Sol Levante, e non mi riferisco unicamente alla pessima idea per il titolo avuta da non so chi in quell'anno che invero nemmeno sappiamo, bensì alla qualità a dir poco fecale del suddetto prodotto. Prodotto che, inutile dirlo, pare avvolto da un inspiegabile quanto totalmente ingiustificato alone di sacralità intoccabile (toh, mi ricorda questo), vuoi per la sua esclusività probabilmente e anche per sua saga di appartenenza...ma qui siamo sul mio cazzo di blog, e qui dico e scrivo quel che cazzo mi pare e penso senza seguire i saggi consigli della grande cricca "illuminata" delle rete internet e delle sue comunità di bull...ehm, esperti sul campo.

Il suddetto titolo infatti, non funziona. Pura e semplice prova dei fatti, senza giustificazioni extra. Qui sul mio blog si parla dei giochi: scrivo la mia sui prodotti Evercade, su ciò che oggettivamente FA schifo al cazzo e ciò che SECONDO ME fa schifo al cazzo. Ecco, temo che il titolo Human Entertainment rientri proprio nella prima categoria,ovvero quella oggettiva. "Thunder Pro Wrestling Retsuden" è difficile, e con ciò non mi riferisco solo alla sua inspiegabile difficoltà di gioco riscontrabile persino al livello 'Beginner', bensì proprio al sistema di controllo che è appunto lento, legnoso e terribilmente inspiegabile, in grado quindi di aggiungere ulteriore frustrazione alla frustrazione. Come se ce ne fosse sempre bisogno. Enigmatico inoltre come il qui presente esponente videopubico goda addirittura di una pagina dedicata nella sezione "Arts and Culture" di Google! Insomma, "bene ma non benissimo".

Analizzando il contorno, la copertina è esattamente come il comparto grafico: essenziale, ma per nulla esaltante. Il punto forte del titolo sta nei dettagli grafici dei lottatori selezionabili, in verità abbastanza elevato per l'epoca e i cui tratti si rifanno tutti (o quasi) a personaggi all'epoca realmente esistenti, fra cui il compianto Antonio Inoki


La grafica del gioco però, è molto più blanda anche se, a onor del vero, apprezzo il suo (fatto quindi del tutto personale) ricordarmi in qualche modo storici titoli da Sala Giochi del Wrestling anni '80 tipo Mania Challenge


Scegliete quindi il vostro eroe, scendete sul ring e sulle prime sembra andare bene, apprendi le forme base dei controlli (in fondo i tasti sono tre, e forse è più terrificante imparare i controlli di determinati titoli per Atari 2600 che moltissimi per Mega Drive, chi se ne intende capirà a quali titoli il sottoscritto fa riferimento) e riesci pure a menarle. Non male. Però, di colpo, non funziona più un cazzo e cominci a prenderle te. Pesti sui tasti come un forsennato, butti sempre a terra il tuo avversario, tenti la pin finale ma non va mai. Lo provi a pestare dopo la suplex, ma stessa cosa: neanche un secondo di coundown che il tuo avversario è già in piedi. Quando ti va bene, riprendi a pestarlo e lo getti a terra di continuo, con altrettanti innumerevoli tentativi di effettuare la presa finale. Mai, non va mai. Però l'avversario, di colpo e perché l'intelligenza artificiale ha deciso così, nonostante i tuoi infiniti tentativi poi ti getta a terra lui dal nulla e, nonostante tu prema i tasti in modalità tossicodipendente in astinenza per mandarli a fanculo il tentativo, vince. Semplice, hai perso. 

Mi succede sempre così. Sempre, da anni. Forse avrò vinto una volta e dico forse, perché non ricordo nemmeno bene, in quanto sono anni che ci provo. Ecco la partita media di questo titolo insulsamente stupido ma dal pedigree nobile: esatto, perché è di questo che stiamo parlando. Ogni serie ha la sua pecora nera, e in questo cale Fire Pro Wrestling a suo tempo la ebbe sul 16-bit di casa Sega. Ho anche il sospetto che il titolo non varcò i confini nipponici non tanto per chissà quale esotico problema, quanto piuttosto per la scadente qualità del prodotto: i controlli sono infatti (come già accennato) oltremodo pessimi, andandosene completamente per fatti loro e rendendo un titolo il cui genere è già 'spaccabottoni' di suo (button mashing in inglese) ancora più caotico e impreciso, fattore che senz'alcun dubbio che come un macigno. La grafica delle fasi di gioco poi, appare datata (pare più quella del fratello minore Master System/Mark III, e neanche spremuto all'osso) anche per gli standard di una macchina alle prime fasi quale era allora il Mega Drive, contornata da uno stile dei menu che pare quello di un gioco in fase beta o, al massimo, del menù di gestione del bios. Buona la colonna sonora, ma anche questa non esaltante. Insomma, non brilla nemmeno questo aspetto. Che poi come abbiano fatto, lì nella terra dei Fast Food ad approvare roba come "Heavy Nova" scartando roba molto meno pessima di quella resta un mistero: roba da americani! O forse semplicemnete roba da Sega. Che poi  logico arrivare a pensare alle mazzette, o più semplicemente alla droga. O l'ignoranza. O tutte le cose assiem...ammazza quanto la faccio lunga, chiudiamo che ho sonno!

Il problema di tutti i titoli del calibro effettivo di "Thunder Pro Wrestling Retsuden" è che oggi siamo tutti revisionisti, tutti raffinati: vediamo 'hidden gems' ovunque, anche quando non ce ne sono. Spesso salviamo roba che invece andrebbe semplicemente sepolta nel passato una volta per tutte, senza dovergli esser permesso di fare nuovamente danni negli anni a venire. Questo è il vero revisionismo, e sebbene la sorte da riservare al titolo oggetto di oggi non sia certo così nefasta, di certo non parliamo di un titolo piacevole da giocare, ripescare, scoprire o quel che è. Fa schifo, semplice. Basta contornare e fornire scusanti a roba che di suo non ha scuse nè contorni: il presente è oggettività, soprattutto quando si parla di qualcosa che all'epoca non si avevano i mezzi per capire davvero se fosse valido oppure no.

Parliamo di godibilità?

Ci sarà un motivo se oggi "Pro Wrestling" per NES risulta ancora dannatamente divertente e nessuno dice lo stesso di "Thunder Pro Wrestling Retsuden" per Mega Drive.

Strano, eh?

Parliamo di dati commerciali tangibili?

Ci sarà una ragione anche per cui "Pro Wrestling" per NES addirittura loose in media si venda molto più velocemente, mentre "Thunder Pro Wrestling Retsuden" per Mega Drive se ne restà lì, immobile, fra mercatini e inserzioni eBay completo di box e ogni trastullo nipponico possibile (oggi si sbava dietro le registration card addirittura) senza che nessuno se lo caghi, nonostante sia praticamente venduto a quattro spiccioli.

Strano anche questo, eh?

Su internet tutti possono dire quello che vogliono, ma la maggior parte delle cose che leggiamo su internet, per l'appunto, sono stronzate. E le bugie hanno le gambe corte, da sempre. Non serviva l'avvento dei social network per capirlo, vero? Basta una prova per testare l'efficacia di una stronzata, sempre che ce ne sia bisogno: ma in fondo parliamo di un videogioco, e le prove possiamo farle anche su un valido sistema di emulazione. E lì non ci sono cazzi...se fai schifo, fai schifo e basta. Riaccenderai il NES oppure il suo emulatore reinserendo "Pro Wrestling", e lascerai questo giochino insulso a 16-bit nel dimenticatoio che merita. Il Mega Drive sicuramente lo riaccenderai per altre ragioni più valide, altri titoli più curati, altre esperienze più piacevoli.

Sono tutti gonzi, o semplicemente tutti stronzi? 

Alla prossima...quando ne avrò il tempo.

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